I NOSTRI MEDICI
L’UROLOGO
L’urologo è il medico chirurgo specializzato nella diagnosi e nel trattamento delle malattie dell’apparato urinario, senza distinzione di sesso e delle patologie dell’apparato genitale maschile. Viene consigliato un consulto urologico, una visita dall’urologo, quando si deve diagnosticare o monitorare un disturbo di carattere urologico. Eseguita da un medico specializzato la visita si svolgerà ispezionando il basso ed alto addome, e la zona genitale nel maschio; se il paziente è un uomo adulto potrebbe essere necessario approfondire l’esame attraverso la palpazione della prostata, per via rettale.
Si Laurea in Medicina Chirurgica con ottimi voti nel 1973 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Padova, dove consegue, a seguire, l’ Abilitazione alla Professione. Decide, dopo una breve esperienza in Chirurgia Generale, di specializzarsi in Urologia Generale e Andrologia., ottenendo il Diploma nel 1979, presso l’Università degli Studi di Pavia. Si perfeziona in Tecniche innovative di Chirurgia Mininvasiva Endoscopica Transuretrale, in epoca pioneristica partecipa allo sviluppo della nuova super specialità di Endourologia Chirurgica presso le grandi scuole tedesche di eccellenza in Stoccarda, Freiburg e Mainz.
Il Professor Augusto Rippa Christi è da sempre protagonista di un’intensa attività didattica e professionale, producendo e introducendo nell’ambito urologico tecniche e metodiche operative innovative, frutto della sua originalità e inventiva non comune.
ATTIVITÀ LAVORATIVE:
- già Direttore Scientifico e Coordinatore Operativo presso il ROMOLO HOSPITAL di Rocca di Neto (Crotone) dal 2009 al 2011;
- già Consulente in Endourologia Chirurgica, con rapporto di impiego Libero-Professionale, presso l’IRCCS- “CASA SOLLIEVO e della SOFFERENZA” – Opera di Padre Pio da Petralcina di San Giovanni Rotondo (FG) dal 2006 al 2009;
- già Consulente in Endoscopia transuretrale e Percutanea presso gli Ospedali di Parma, Mantova, di Valencia (Venezuela) di Saragozza (Spagna) e della Clinica Reuter di Stoccarda (Germania);
- già Primario dell’Unità Operativa di Urologia del Policlinico di Monza, struttura Privata Convenzionata dal settembre1998 al 31 luglio 2006, con interruzione del rapporto libero-professionale per dimissioni volontarie.
- Professore a Contratto della Scuola di Specialità della Università di Pavia, per la Chirurgia endoscopica mininvasiva transuretrale e percutanea;
- Docente di Endourologia Chirurgica presso la Scuola di Specialità di Urologia dell’Università di Saragozza (Spagna) dal 1993 a tutt’oggi;
- Professore in Chirurgia Transuretrale ed Endourologia dell’Istituto Docente di Urologia dell’Università di Carabobo in Valencia (Venezuela) dal 1994
- Collabora dal 2022 come libero professionista con Studio Costa;
Si occupa da anni con successo delle malattie prostatiche:
- prostatite, ipertrofia prostatica, carcinoma della prostata;
- infezioni delle vie urinarie e spermatiche;
- delle calcolosi delle vie urinarie;
- sterilità;
- incontinenza urinaria;
- carcinoma della vescica;
- reflusso vescicouretrale;
- criptorchidismo;
- disfunzione erettile.
LA VISITA UROLOGICA:
La visita urologica serve ad accertare l’eventuale presenza di patologie legate alle vie urinarie come infezioni e calcolosi, disturbi della minzione come la difficoltà a urinare o l’incontinenza urinaria, varie disfunzioni sessuali e riproduttive.
Inevitabilmente in alcuni casi le patologie hanno carattere di maggiore gravità come nel caso dei tumori, neoplasie, di organi dell’apparato urinario maschile e femminile, tumori della prostata, prostatiti acute e croniche ma anche deficit dell’erezione nei maschi o generica infertilità della coppia.
Alla visita urologica è buona norma affiancare esami delle urine e di secondo livello, anche quelli del sangue, funzionalità renale ed esami specifici alla prostata ( PSA ), superati i 45 anni. Tutto ciò per consentire allo Specialista di delineare il quadro clinico più preciso possibile.
LA PRIMA VISITA:
La prima visita urologica andrebbe eseguita alla nascita ed in età prepuberale per patologie dell’apparato genitale e tra i 15 e i 35 anni per la fertilità. Per l’adulto sarebbe buona pratica quella di sottoporsi a controlli frequenti, soprattutto in presenza di fattori di rischio come l’obesità, il vizio del fumo e di droghe e la familiarità con patologie urologiche e andrologiche. Nota: Sintomi dolorosi dell’apparato genitale, tumefazioni anche asintomatiche possono manifestarsi a qualsiasi età e vanno indagate con visita, esami dedicati ed eventuale esame ecografico. La durata media di una visita urologica è di circa 15 minuti e non è necessario osservare alcuna preparazione specifica, del resto sia quella maschile che femminile non presentano controindicazioni.
fonte: www.augustorippa.com
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